Non Commettete Mai Questi Errori!
Gli errori sono una parte integrale del gioco degli scacchi: tutti li commettono, persino i supercomputer! Eppure, dovreste riuscire con facilità ad evitare completamente certi tipi di errori gravi. Per esempio, quando si fanno i primi passi nel mondo degli scacchi e si impara lo Scacco Matto del Barbiere, poi non ci sono più scuse se lo si subisce di nuovo! Si può perdere la donna fin dall'inizio, o anche subire scacco matto alla 12esima mossa, ma non dovrebbe mai più capitare di subire lo scacco matto del Barbiere in quattro mosse !
Per vedere questo concetto da un altro punto di vista, se qualcuno vi chiedesse qual è il risultato di 27 per 72 e voi commetteste un errore, sarebbe ancora una cosa comprensibile. Ma se invece vi chiedessero di moltiplicare 4 per 7, allora lì un errore sarebbe inammissibile, dato che ci si aspetta che voi conosciate le tabelline a memoria.
Proprio come nelle tabelline, ci sono alcuni concetti negli scacchi che ogni giocatore dovrebbe conoscere a menadito. Per esempio, quando ero un bambino, andai ad iscrivermi al circolo di scacchi locale al Palazzo dei Pionieri, dove dovevano determinare a che gruppo appartenessi. Quindi mi proposero una posizione soltanto.
Non sapevo nulla di questo tipo di finale e naturalmente non trovai l'unica mossa vincente, 1.Re3, quindi fui subito mandato nel gruppo dei principianti. In effetti, solo un principiante non conosce a menadito questo finale; tra parentesi, se non siete sicuri di come questo finale vada giocato, provate a giocarlo qui!
Una volta parte del club di scacchi, ho scoperto che in questo finale di base di re e pedone tutto dipende dall'opposizione, e se il difensore riesce ad ottenere l'opposizione allora dovrebbe anche pareggiare. Ciononostante, quando mi sono trovato a giocare una partita amichevole contro un mio compagno di club, inaspettatamente qualcosa è andato storto!
Corsi dal nostro allenatore, urlando che il mio amico aveva appena "confutato" l'opposizione. L'allenatore sorrise e spiegò che se il re raggiunge la sesta traversa per il Bianco o la terza per il Nero e quel giocatore è in vantaggio di un pedone, allora l'opposizione diventa irrilevante e il pedone promuoverà comunque. Questa lezione l'ho poi ricordata tutta la vita. Molti anni dopo ho visto qualcosa di simile nella The Batsford Chess Encyclopedia di Nathan Divinsky. Ecco una posizione tratta dal libro:
Il libro dice: "Se la mossa è al Nero, allora il Bianco ha l'opposizione; se il Nero muove il suo re, allora il Bianco avanzerà il suo re e riuscirà a promuovere il suo pedone d. Però, il Nero può giocare 1...h3, e a quel punto ha l'opposizione. A quel punto il Nero può mantenere l'opposizione e così pareggiare la partita."
Se l'autore del libro avesse giocato contro il mio amico che aveva "confutato" l'opposizione, avrebbe saputo che il Nero aveva partita persa indipendentemente da chi avesse avuto il tratto. Di fatto, i due pedoni sulla colonna h sono irrilevanti, dato che il Bianco vince anche se li togliamo! Ovviamente errori del genere sono inammissibili dato che il finale fa davvero parte dell'ABC degli scacchi: andrebbe saputo a memoria.
Un esempio simile di errore inammissibile si è verificato recentemente in una partita di altissimo livello. Sapete che seguo molto le partite dei giocatori uzbechi, quindi non potevo certo perdermi il seguente incontro, estremamente importante per il risultato del Campionato del Mondo di Scacchi a Squadre FIDE.
A prima vista, la partita sembra piuttosto noiosa: i giocatori hanno cambiato rapidamente quasi tutti i pezzi e sono entrati in un finale abbastanza piatto. Nonostante questo, c'è stato un momento molto importante che avrebbe potuto cambiare istantaneamente il risultato della partita. Si è verificato nel finale di re e pedoni, riuscite a trovarlo? Se vi sembra difficile, lasciate che vi dia un indizio: c'è uno schema ben noto, familiare alla gran parte dei giocatori esperti. Si è verificato in molte partite, quindi ne metto qui sotto tre esempi tratti da partite giocate da grandi maestri.
Ora spero che questo schema sia diventato per voi chiaro come le tabelline, e dovreste quindi essere in grado di trovare facilmente una risposta alla domanda che vi ho proposto prima.
È incredibile che due grandi maestri abbiano giocato così malamente un finale semplice. Si potrebbe argomentare che quando sono entrati nel finale di pedoni entrambi avevano 10 minuti sull'orologio, ma per me non è una buona scusa. Sapreste rispondere alla moltiplicazione 4x7 in cinque secondi? Ecco qua! È questione di conoscenza! Credo sia stata una pressione psicologica schiacciante (in palio c'erano le sorti del Campionato del Mondo a Squadre) a far dimenticare ad entrambi i giocatori le loro "tabelline". Ma spero che voi, miei cari lettori, non commettiate mai questo errore nelle vostre partite!