Abasov sostituirà Carlsen ai Candidati: "Ora punto in alto"
Il GM Nijat Abasov era il 69esimo di tabellone alla FIDE World Cup 2023, ma ha superato le aspettative e conquistato un sensazionale quarto posto che lo ha proiettato molto in alto. Al grande maestro azero è stata ora offerta un'opportunità monumentale: ha preso il posto del GM Magnus Carlsen nel Torneo dei Candidati.
La settimana scorsa, Carlsen ha confermato ciò che il mondo scacchistico sapeva da mesi: la sua decisione di declinare formalmente l'invito al Torneo dei Candidati, che si terrà nella Great Hall a Toronto, in Canada, dal 3 al 26 aprile.
Sabato, la FIDE ha svelato la nuova formazione, con Abasov al posto vacante di Carlsen. Il ventottenne, che ha perso contro Carlsen alla semifinale della World Cup ed è poi caduto contro il GM Fabiano Caruana nel match per il terzo posto, conquistando un sensazionale quarto posto, probabilmente uno dei più grandi sconvolgimenti della World Cup negli ultimi 25 anni.
Ecco quindi i Candidati in gara nel Torneo del 2024:
Abasov ha gentilmente accettato la richiesta di un'intervista da parte di Chess.com, e ha parlato della decisione di Carlsen, della sua sensazionale performance alla World Cup, dei suoi sogni per il futuro, e della partecipazione ai Candidati.
"Grazie a lui ho questa opportunità" ha detto Abasov sulla decisione di Carlsen.
Grazie a lui ho questa opportunità.
La decisione di Carlsen non è stata una sorpresa neanche per lui, poiché il campione norvegese aveva già chiarito prima della semifinale che avrebbe ceduto il proprio posto. Ma durante i quattro mesi che sono passati da allora, Abasov ha detto di non essere stato convinto al 100%.
"Durante tutto questo periodo, ho avuto dei dubbi. Avrebbe cambiato idea? Ha cominciato a giocare costantemente bene", ha detto Abasov. "Forse avrebbe accettato una nuova sfida e provato a riconquistare il titolo", pensava, tenendo in considerazione i numerosi trofei di Carlsen nella seconda metà del 2023.
Abasov dice che capisce la sua decisione.
"Richiede molta preparazione mentale, e la preparazione scacchistica è molto stressante. Per il momento ha più libertà. Lavora molto sul suo gioco, ma la preparazione al match del Campionato del Mondo e per i Candidati è un po' diversa e richiede molte più energie. Credo voglia solo godersi gli scacchi".
Abasov aveva appena 15 anni quando è diventato grande maestro alla fine del 2010. Gli ci sono voluti altri sette anni per superare i 2600, nel 2017. Nello stesso anno è anche diventato campione azero e ha vinto l'Open di Baku. Due anni dopo si è classificato tra i primi 100 al mondo, ma con un rating di 2641 al gennaio 2024 è attualmente il numero 102 mondiale e il quinto in Azerbaijan.
Abasov ha detto che i suoi obiettivi erano ambiziosi, dopo la conquista del titolo di Grande Maestro a soli 15 anni, ma non sognava più di giocare ai Candidati da anni, dopo aver pensato di dover "ridimensionare i propri obiettivi".
"La World Cup mi ha fatto rivalutare i miei obiettivi. Adesso punto in alto".
La World Cup mi ha fatto rivalutare i miei obiettivi. Adesso punto in alto.
La vera svolta è arrivata con il suo straordinario percorso come 69esimo di tabellone sul suolo natale, a Baku. In quell'occasione ha sconfitto GM di primo piano come Anish Giri, Vidit Gujrathi, Peter Svidler e Laurent Fressinet. Ha anche battuto Caruana nella prima partita del match per il terzo posto, prima di perdere 3-1.
Ricordando quell'evento, Abasov ha dichiarato che secondo lui il format del knockout, in cui quasi ogni partita è una finale, lo ha aiutato e ha dimostrato che è in grado di competere con i migliori.
"Magari il fatto che fossi il giocatore col rating più basso mi ha aiutato, insieme ad altre circostanze" ha detto, menzionando alcuni momenti critici nei match contro Giri e Svidler che avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi.
Per Abasov, un altro fattore determinante è stato il caloroso supporto dei fan a Baku.
"Ho iniziato ad avere sempre più fiducia in me stesso. Allo stesso tempo, ho visto molte persone venire a supportarmi. È stata un'emozione che non avevo mai provato. A conti fatti, mi sono davvero divertito a giocare, all'evento e tutto il resto. Ogni volta che ho affrontato i migliori giocatori, ho capito che le partite sono molto intense e combattute. Adesso so di avere le capacità per affrontarli nonostante il divario di rating".
Il grande maestro affronterà una sfida difficile a Toronto, dove sarà il giocatore col rating più basso finora. È anche l'unico che ha un rating inferiore ai 2700, e potrebbe diventare il primo Candidato fuori dai primi 100 in classifica.
"Certo, sono l'ultimo di tabellone, ma spero di riuscire a stupire tutti", ha detto quando gli è stato chiesto dei suoi obiettivi per il torneo.
"L'obiettivo è, prima di tutto, godermi gli scacchi e performare al meglio delle mie possibilità, perché per me è l'occasione della vita. Non voglio mettermi pressione o cose del genere, ma è il mio primo evento di questo calibro, e non so se avrò un'altra opportunità del genere. Voglio fare bene le cose, poi vedremo come andrà e quanti punti totalizzerò".
"Non è che lavorerò solo per i prossimi tre mesi. Ho lavorato sugli scacchi negli ultimi 20 anni, quindi non è cambiato nulla. Sarà solo più intenso e io sarò più motivato".
Non è che lavorerò solo per i prossimi tre mesi. Ho lavorato sugli scacchi negli ultimi 20 anni, quindi non è cambiato nulla.