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Chess.com Avanza Mozione Per Respingere La Denuncia Di Hans Niemann
Hans Niemann. Foto: Lennart Ootes/Saint Louis Chess Club.

Chess.com Avanza Mozione Per Respingere La Denuncia Di Hans Niemann

PeterDoggers
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Chess.com ha formalmente fatto richiesta alla Corte del Distretto Est del Missouri di respingere la denuncia di diffamazione avanzata dal GM Hans Niemann. La mozione di respingere questa denuncia, consegnata il 2 dicembre 2022, sostiene che quest'ultima sarebbe "stata intentata solo come trovata pubblicitaria" ("public relations stunt").

La risposta di Chess.com alle lamentele di Niemann arriva 43 giorni dopo che la denuncia è stata portata alla corte dagli avvocati di Niemann il 20 ottobre. Gli avvocati di Chess.com presentano in un documento di 27 pagine una serie di argomentazioni secondo le quali la corte non dovrebbe permettere il prosieguo della causa.

Oltre a Chess.com, la denuncia di Niemann accusa anche il GM Magnus Carlsen, il GM Hikaru Nakamura, il Play Magnus Group e l'IM Danny Rensch, richiedendo almeno 100 milioni di dollari di danni. Contro le cinque persone giuridiche Niemann avanza accuse di diffamazione, calunnia a mezzo stampa, condotta anticoncorrenziale scorretta secondo lo Sherman Act (violazione dell'antitrust), illecita interferenza a contratti e aspettative commerciali e cospirazione civile.

Gli avvocati di Chess.com sostengono che tutti e cinque i capi d'accusa di Niemann siano "evidentemente privi di merito". Portano come fonti 71 casi precedenti riassunti in una mozione lunga 27 pagine. Da regola una mozione non può eccedere le 15 pagine, ma una richiesta congiunta di Chess.com e di Carlsen ha fatto sì che la corte concedesse di andare oltre a questo limite.

Chess.com affronta innanzitutto l'accusa di Niemann di aver violato la legge sull'antitrust come dallo Sherman Act. L'accusa di Niemann suggerisce che il giocatore sia stato irragionevolmente limitato nel suo diritto di guadagnarsi da vivere attraverso tornei di scacchi, sponsorizzazioni e altre opportunità lavorative perché Chess.com, PlayMagnus, Carlsen, Nakamura e Rensch avrebbero "concertato azioni per escludere e bandire Niemann" dall'"industria scacchistica competitiva globale"

Nella mozione, gli avvocati di Chess.com sostengono che Niemann non dimostra adeguatamente l'esistenza di una cospirazione, né di un boicottaggio collettivo, né di un danno dovuto all'antitrust, né di un qualche supposto accordo che abbia irragionevolmente limitato gli affari di Niemann.

Le accuse di diffamazione, calunnia a mezzo stampa, illecita interferenza a contratti e aspettative commerciali e cospirazione civile sostenute da Niemann sarebbero "apparentemente prive di fondamento" secondo gli avvocati di Chess.com, e "dovrebbero essere respinte immediatamente in quanto vietate dallo statuto anti-SLAPP del Connecticut". Questo statuto permette ai difensori di presentare una mozione speciale per cancellare una denuncia quando essa sia basata su attività che esercitano i diritti di petizione al governo, di libera associazione e di libera espressione" sotto la legge degli USA o del Connecticut.

La mozione di Chess.com nota che una difesa simile è stata presentata dagli avvocati di Carlsen, che hanno fatto presente che lo statuto anti-SLAPP del Connecticut preclude tutte le accuse di Niemann, basate su leggi statali. Anche se la causa di Niemann è stata intentata nello stato del Missouri, le sue accuse potrebbero essere governate dalla legge del Connecticut in quanto è il luogo di residenza di Niemann. Citando come precedente il caso Fuqua Homes, Inc. contro Beattie (2004), infatti, il Connecticut ha dunque "la relazione più significativa con le questioni presentate in questo caso".

Nel caso in cui la corte dovesse essere in disaccordo qui con Chess.com e Carlsen e considerasse irrilevante lo statuto anti-SLAPP del Connecticut, gli avvocati di Chess.com sostengono che le accuse di diffamazione non siano valide nemmeno secondo la legge del Missouri. Secondo loro, le accuse dovrebbero avere come prerequisito la pubblicazione da parte degli accusati di una dichiarazione "azionabile", ossia "obiettivamente falsa". Per di più, quando si fa una presunta dichiarazione diffamatoria contro un personaggio pubblico, il Primo Emendamento della Costituzione Americana richiede anche che il querelante dimostri che tale dichiarazione sia stata fatta con effettiva malizia. Secondo Chess.com, nessuna delle loro dichiarazioni era obiettivamente falsa. Si tratta infatti di opinioni, e non dimostrano malizia fattuale.

L'illecita interferenza in contratti e aspettative commerciali di Niemann dovrebbe anch'essa essere invalida, secondo Chess.com. Niemann sosteneva che, a causa delle azioni di Chess.com, PlayMagnus, Carlsen, Nakamura e Rensch, il suo match previsto contro il giovane grande maestro Vincent Keymer era stato cancellato, e che le trattative con il Tata Steel Chess Tournament sono state bruscamente interrotte. Chess.com dichiara che Niemann "non porta alla corte alcuna prova a sostegno del fatto che Chess.com fosse a conoscenza delle sue trattative con il Tata Steel Chess Tournament né del suo match previsto contro Keymer."

Infine, l'accusa a se stante di cospirazione civile viene meno, secondo Chess.com, poiché "è un derivato di altre accuse"; questa accusa di cospirazione "viene meno per il motivo indipendente che Niemann non sostiene ci sia stato alcun accordo tra gli Accusati".

Quel che succederà in seguito non è ancora chiaro. Gli avvocati di Niemann hanno modo di rispondere a questa mozione, ma se lo faranno Chess.com potrà inviare una breve replica. La corte allora porterà probabilmente la questione in un'udienza prima di prendere una decisione. Al momento in cui questo articolo è stato scritto non è ancora chiaro se gli altri difensori abbiano o no avanzato anch'essi una mozione per respingere l'accusa.


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Peter Doggers

Peter Doggers joined a chess club a month before turning 15 and still plays for it. He used to be an active tournament player and holds two IM norms.

Peter has a Master of Arts degree in Dutch Language & Literature. He briefly worked at New in Chess, then as a Dutch teacher and then in a project for improving safety and security in Amsterdam schools.

Between 2007 and 2013 Peter was running ChessVibes, a major source for chess news and videos acquired by Chess.com in October 2013.

As our Director News & Events, Peter writes many of our news reports. In the summer of 2022, The Guardian’s Leonard Barden described him as “widely regarded as the world’s best chess journalist.”

In October, Peter's first book The Chess Revolution will be published!


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