Parla Carlsen: Scarsa Motivazione, Scacchi Classici, Formato Mondiale E Famiglia
La scorsa domenica ha segnato la fine di un'era, quella del regno di nove anni, cinque mesi e otto giorni del GM Magnus Carlsen come Campione del Mondo di scacchi. Il GM Ding Liren ha scritto una nuova pagina della storia: è il primo Campione del Mondo proveniente dalla Cina, anche se le Campionesse del Mondo FIDE cinesi sono invece state parecchie. Ding ha sconfitto il GM Ian Nepomniachtchi per 2,5-1,5 nell'emozionante spareggio rapid dopo che le prime 14 partite, a tempo classico, si sono terminate in parità con il punteggio di 7-7.
Partecipando la scorsa settimana al podcast scacchistico norvegese Sjakksnakk, condotto dai suoi amici Askild Bryn e Odin Blikra Vea, Carlsen ha condiviso i suoi pensieri sul match, che abbiamo trattato nel precedente articolo di Chess.com sul podcast.
Carlsen ha detto di non poter parlare della questione del GM Hans Niemann, che è ancora in corso, ma aveva molte altre cose da dire durante la sessione, durata quasi un'ora. Nella sua lingua madre ha risposto a domande sulla sua motivazione, sulla sua preferenza per il gioco veloce rispetto a quello classico, sulla sua vita privata e ha offerto la sua opinione sui giovani talenti più promettenti.
Time to learn Norwegian https://t.co/UP5qJRsKtU
— Magnus Carlsen (@MagnusCarlsen) April 28, 2023
TRADUZIONE: Ora di imparare il norvegese — Magnus Carlsen
Scacchi Classici e Preparazione
All'ex Campione del Mondo è stato chiesto quanto sarebbe cambiata la sua identità perdendo il titolo più prestigioso degli scacchi.
"Percepisco che la mia identità è già cambiata; mentalmente sono uscito dal Campionato del Mondo già da qualche tempo. C'è stato un periodo dopo il match contro Nepo in cui ero sicuro che sarebbe stato l'ultimo per me. Il primo posto nelle classifiche mondiali mi è importante già da diversi anni, ma ora non mi sembra di giocare più così tanto a scacchi a cadenza classica, quindi il suo significato cambia. So che quando mi decido a giocare a scacchi classici ho anche una performance decente, ma ci gioco così raramente che mi sono un po' arrugginito", ha detto.
"Al momento non ho idea di quanto io sia bravo negli scacchi classici. Sarà emozionante testare nuovamente la mia forza".
Quest'anno Carlsen ha programmato altri due eventi classici: il Norway Chess (29 maggio-9 giugno), dove dovrebbe scontrarsi con il GM Hikaru Nakamura, e il Qatar Masters (10-20 ottobre), dove avrà l'occasione di difendere il suo titolo del 2015.
Inoltre non sarebbe una grande sorpresa se giocasse per l'Offerspill Club all'European Club Cup nella prima settimana di Ottobre, ma considerato che finora ha giocato solo 15 partite a cadenza classica sembra che il 2023 sarà uno degli anni di minore attività per Carlsen, esclusi gli eventi rapid e blitz.
Carlsen dice che ha già iniziato a dare minore priorità al gioco classico e ha offerto delle interessanti motivazioni sul perché:
"Sulla base della mia esperienza a Wijk aan Zee, mi pare che su un livello puramente intellettuale sia interessante giocare a scacchi a cadenza classica. È bello avere il tempo per riflettere un po' per capire meglio la situazione, ma sono abbastanza stufo della preparazione; è frustrante trovare nuove idee ad ogni incontro anche solo per ottenere del gioco. Non fosse stato per questo, gli scacchi sarebbero stati i miei preferiti tra tutte le cadenze di torneo. Ma al momento è semplicemente troppo frustrante".
Ha aggiunto:
"Era molto più facile, ma ora si è complicato molto perché sono state trovate linee più o meno forzate nella maggior parte delle aperture. Persino nel Sistema di Londra è ormai necessaria un sacco di preparazione. Era una linea che usavo giocare a cadenza classica se non avevo coglia di prepararmi o se tutto il resto non funzionava: credevo che avrei sempre avuto il London come risorsa di riserva. Ora non si può più fare".
Il divario tra lui e il secondo al mondo nelle liste FIDE, Nepomniachtchi, è ancora di ben 59 punti, ma Carlsen ammette che al momento non considera importante la posizione.
"Di certo tenterò di rimanere il numero uno, con un buon margine. Ma quando gioco così pochi eventi non lo sento più così importante, per la maggior parte del tempo non è in cima ai miei pensieri".
Ha parlato di come non sia motivato nei confronti degli scacchi classici fin dal 2019, anno in cui ha raggiunto alcuni dei migliori risultati della sua carriera e ha vinto ogni singolo torneo cui ha partecipato.
"C'era del materiale preparato per il mio match del 2018 che funzionava molto bene, ma nulla di quelle varianti è ormai più rilevante, perché la gran parte dei giocatori ora usa altre varianti molto più forzate, e non ci si può fare nulla. Tutto ciò che mi ha aiutato allora è in questo momento praticamente inutile. Credo che sarà ancora più difficile".
Carlsen ha dominato il mondo degli scacchi per circa dieci anni, avendo vinto 15 titoli mondiali e più super-tornei di chiunque altro nella storia.
La Sesta Partita Di Dubai
Il punto di svolta del suo match di Campionato del Mondo del 2021 contro Nepomniachtchi è arrivato nella sesta partita, divenuta la più lunga nella storia dei match di Campionato del Mondo FIDE: è durata 136 mosse e quasi otto ore di gioco.
"Ricordo che non mi sentivo particolarmente bene fisicamente. Mi sembrava di non avere energia, soprattutto dopo la sesta partita, durata così tanto".
Carlsen dice che la vittoria di quella partita l'ha reso del tutto sicuro di vincere anche il match.
"Credo che lui abbia sofferto anche di più. La partita di per sé varrebbe un libro, sono successe così tante cose strane... L cosa di cui sono più contento è che sono rimasto calmo nell'ultima ora e mezza quando non avevo molto tempo, e ha aiutato il fatto che in quel momento per me non ci fossero grandi rischi. Sono rimasto calmo, ho cercato delle opportunità e non sono mai andato in panico. Dopo la partita ero pieno di adrenalina, e ho pensato 'Cero, potrei giocare ancora!'. Alla fine mi sono stancato, ma credo che sia così che debbano andare i match, che debbano essere equilibrati, che sia difficile avere una svolta.
"Credo che l'analogia con il calcio in verità funzioni bene: nel calcio è più facile difendersi, "parcheggiare il bus". Non hai successo ogni singola volta, assolutamente, ma è chiaramente la strategia più semplice. Per parcheggiare il bus non è nemmeno necessario avere più capacità che semplicemente tentare di fas sfiancare l'avversario. Qui è lo stesso, si tenta di essere distruttivi piuttosto che tentare di crearsi delle chance concrete.
"Ma, se uno dei due va in vantaggio, allora si vede un incontro che non è più equilibrato: se fosse stato lui ad andare in vantaggio, avrebbe ancora avuto un'ottima probabilità di vincere, ma sarebbe stato un match completamente diverso. Se vado in vantaggio io, è probabile che io vinca, ma ci fosse andato lui non sarebbe più stato chiaro il risultato del match. Penso che sia questa la differenza più importante".
Motivazione
Ha anche parlato di come è cambiata la sua motivazione e della sua rinuncia all'"impossibile" obiettivo di raggiungere i 2900 punti Elo, obiettivo che aveva annunciato assieme all'abdicazione del suo titolo.
"Mi sembra che la mia motivazione vada su e giù, e sto giocando principalmente per divertirmi. Non ho grandi ambizioni da raggiungere. Ho un po' rinunciato a raggiungere i 2900, sarà semplicemente molto, molto difficile".
"Voglio godermi il gioco degli scacchi, ma prenderà ogni torneo con un diverso livello di serietà. A volte penso che non sia particolarmente rilevante".
L'ultimo torneo di Carlsen è stato il Chessable Masters, doe è stato eliminato da Nakamura.
The final game came down to the very last seconds 🥵!
— ChesscomLive (@ChesscomLive) April 6, 2023
With tensions as high as humanly possible, Magnus Carlsen mouse slips and loses the match. Nakamura makes it to the Grand Final.#ChessChamps #ChessableMasters pic.twitter.com/NkaeNOWvC5
TRADUZIONE: L'ultima partita si è decisa negli ultimissimi secondi! Con la tensione ai limiti umani, Magnus Carlsen ha un mouse slip e perde il match. Nakamura raggiunge la Gran Finale. — ChesscomLive
Ha detto:
"L'ultimo torneo che ho giocato è stato in Francia, e mi è piaciuto passare del tempo con la famiglia e stare cui colli. Ma ho deciso che non avrei sacrificato il tempo con la mia famiglia per essere preparato al meglio. Mi sarei semplicemente presentato alla partita e avrei fatto del mio meglio, ma questo è tutto. In altri tornei potrei aver davvero voglia di vincere. Sta andando così da un po' di anni, tende a cambiare. Non necessariamente la mia motivazione è più alta nei tornei più importanti, ma va bene così. Normalmente penso ancora che sia davvero divertente giocare a scacchi, specialmente quando è tutto più informale, mentre nei tornei va su e giù".
Nuovi Formati Di Campionato Del Mondo
Quando il grande maestro norvegese ha annunciato di voler abdicare il titolo, ha espresso il suo dissenso nei confronti del format del ciclo del campionato mondiale, cosa che nel mondo degli scacchi non si smette mai di discutere. A Carlsen è stato chiesto se un format differente avrebbe modificato la sua decisione.
"È chiaro che la motivazione dipende da quello che ritieni interessante o no. Non ho mai gradito l'attuale formato con match di scacchi classici, specialmente così brevi. Sono stato contento quando hanno aumentato il numero di partite da 12 a 14, lo rende meno casuale, ed anche il fato che sia stato ridotto il numero delle giornate di riposo. Ora questi sono aumentati di nuovo, non ho idea del perché l'abbiano fatto. Immagino sia per dare ai giocatori più tempo di ripresa, così diventa ancora più difficile dimostrare che uno dei due è migliore".
"Non sono mai stato un sostenitore del Campionato del Mondo, e ho detto in parte pubblicamente, ma anche privatamente, sia prima che dopo ogni match, che non sapevo se avrei giocato in quell'occasione o nella prossima. Mi sono sentito obbligato a giocare perché gli altri se lo aspettavano, non tanto perché io stesso lo volessi. Per la prima volta nel 2013 mi sono sentito motivato a mettermi alla prova nel Torneo dei Candidati, ma è stato più per l'idea di diventare Campione del Mondo almeno una volta. È stato divertente, ma non è che volessi particolarmente conservare il mio titolo".
Ha anche rivelato una storia che sta dietro ai suoi festeggiamenti per la vittoria del match di Campionato del Mondo del 2014 contro il GM Viswanathan Anand, a Sochi.
A big thanks to everyone who supported me on this interesting journey. Two down, five to go. pic.twitter.com/Ch5uUOltOF
— Magnus Carlsen (@MagnusCarlsen) November 23, 2014
TRADUZIONE: Un grande ringraziamento a chi mi ha supportato in questo interessante percorso. Due andati, ne mancano cinque. — Magnus Carlsen
"Ho buttato fuori un post sui social media nel 2014, scrivendo 'Due andati, ne mancano cinque', ma intendevo solo prendere un po' in giro la gente".
Carlsen ha qualche idea su quali format aumenterebbero la probabilità del suo ritorno nel ciclo.
"Il più ovvio è quello suggerito anche dalla FIDE, con due partite al giorno e un tempo di riflessione più breve. Ne derivano più partite a cadenza più rapida, il che significa che si riduce l'importanza della preparazione e che si ottengono più partite decisive".
Suggerisce un tempo di riflessione di 60 minuti, o di 45 minuti con 15 secondi di incremento per mossa. Gli piace anche la formula adottata dal Champions Chess Tour, con match di quattro partite.
Interrogato sulla possibilità di vederlo giocare nuovamente ai Candidati, Carlsen ha risposto:
"Con il format attuale, le probabilità sono davvero basse. Se cambiasse la formula, forse. Ma le probabilità che io giochi il prossimo Torneo dei Candidati sono minori dell'1%.
Accuse Di Indiscrezioni Della FIDE
Carlsen ha descritto le discussioni che si sono avute con il Presidente della FIDE Arkady Dvorkovich e il suo CEO, Emil Sutovsky, durante il Torneo dei Candidati 2022.
"C'è stato un incontro a Madrid con alcuni dirigenti della FIDE. Volevano discutere dei formati nuovi, ma non ne è venuto fuori nulla, in parte perché hanno diffuso alcune informazioni sull'incontro che non ero contento venissero diffuse, per di più false. Quindi l'unica cosa che ho fatto è stata rimandare la decisione. Ma non ci sono state discussioni: hanno presentato dei format alternativi che avrebbero potuto essere interessanti, ma non c'è stato un vero dialogo".
Carlsen non ha precisato le "indiscrezioni" da lui rilevate. Il direttore dell'ufficio stampa FIDE, David Llada, conferma a Chess.com che Dvorkovich e Sutovsky erano presenti all'incontro, ma nega qualsiasi indiscrezione: "Le informazioni condivise dalla FIDE sono state trasmesse con trasparenza da Emil Sutovsky quando è comparso come ospite nella diretta ufficiale dei Candidati", ha detto. "Posso confermare che sull'argomento non c'è stato alcun altro commento da rappresentanti della FIDE a membri della stampa".
Tra tutti i formati, Carlsen dice che ha preferito in assoluto giocare quelli blitz, anche se ha sperimentato anche le bullet a 30 secondi, abbandonandole abbastanza velocemente.
"Per quanto riguarda le formule più tradizionali, quelle che si giocano professionalmente e in ambito meno informale, credo che quelle rapid siano le più difficili. Non dico che mi piacciano di meno, ma il rapid mette più alla prova, dato che è un difficile ibrido tra classico e blitz".
Colpito Dai Prodigi
Il 32enne ha speso anche del tempo per parlare di alcuni dei talenti più promettenti del mondo, che segue con interesse. Uno di questi è il GM Gukesh D, il quale, a 16 anni, è già il numero 18 al mondo.
"Ho analizzato un po' con Gukesh dopo aver giocato contro di lui, una cosa che di solito non faccio. Scambio qualche parola, ma già da qualche tempo non succede, ma in questo caso mi ha chiesto di analizzare. In Olanda c'è stato un altro paio di giocatori con cui ho analizzato le partite. Di solito non lo suggerisco io, ma se i giovani hanno voglia di darci un'occhiata credo di poterne forse imparare qualcosa, loro potrebbero impararne qualcosa, quindi potrebbe essere un bene".
"È stato interessante vedere come calcolava le varianti in confronto a me. Ogni tanto pensavo: 'Quella linea era notevole, non l'ho assolutamente vista!' È una cosa che ho provato anche con Praggnanandhaa: c'è molto che non vedo".
Carlsen è particolarmente colpito dal Campione del Mondo di scacchi Rapid, il GM 18enne Nodirbek Abdusattorov dell'Uzbekistan, al momento il numero 17 al mondo.
"Non è chiaro quale di questi riuscirà davvero a infrangere la barriera diventando uno dei grandi. Non so se sia Abdusattorov il più talentuoso tra loro, ma di certo è quello con le migliori qualità agonistiche. È davvero impressionante, sia per concentrazione che per la sua disciplina. È anche uno che si prende dei rischi: tende a finire in posizioni abbastanza difficili, ma si può star sicuri che si difenderà molto bene. Ho sentito da persone che stavano nel suo stesso hotel che apparentemente è una macchina sia sul tapis roulant che nel sollevare pesi. È un vero atleta, uno sportivo, con potenziale enorme".
"E poi c'è Alireza Firouzja, a cui piace fare anche altre cose; ma è il più grande talento tra tutti loro".
Futuro
Il 32enne è diventato zio per la prima volta 2 anni e mezzo fa, e lo scorso Dicembre sua sorella Ellen ha avuto un secondo bambino. Dice che gli piacerebbe avere una famiglia sua, un giorno.
"Non ho alcuna fretta, ma di certo è una cosa che desidero, non ora ma prima o poi. Credo sia incredibilmente bello essere zio e avere amici che diventano genitori: è un modo per sentirsi un po' più adulti!"
E la stella di Hollywood con cui si è spesso intrattenuto? Il due volte nominato agli Academy Award Edward Norton.
"Sono stato in vacanza con lui e ci ho passato del tempo, anche con la sua famiglia. È un tipo piacevole. Mi invitava ogni sera a vedere film, ed era lui che li sceglieva; è stato interessante"."
Lunedì Carlsen è salito su un aereo per andare a Monaco, all'European Poker Tour, dove partecipa nell'evento principale. Il tutto è a sole due settimane da quando ha giocato un evento di poker riservato alle celebrità, a Los Angeles. Per adesso i sostenitori di Carlsen non si devono preoccupare, non sta prendendo seriamente in considerazione il poker.
"Mi infastidisce un po' quando la gente mi chiede se intendo prendere davvero in considerazione il poker. Non, non l'ho mai fatto. Giocare a poker mi è sempre piaciuto, e non sono mai stato particolarmente bravo, né ho mai avuto ambizioni in quel campo. Non ci sono novità".
Carlsen sarà presto a scacchiera nel Superbet Warsaw Rapid & Blitz, che si svolgerà dal 21 al 25 maggio. Quell'evento dovrebbe essere molto succulento per tutti gli appassionati di scacchi, dato che sarà il suo primo incontro con il Campione del Mondo, Ding.