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Il Presidente Della Federazione Di Scacchi Norvegese Si Dimette Dopo Aver Ammesso Di Aver Barato
Joachim B. Nilsen. Foto: Tarjei Svensen.

Il Presidente Della Federazione Di Scacchi Norvegese Si Dimette Dopo Aver Ammesso Di Aver Barato

PeterDoggers
| 0 | Cronaca evento scacchistico

L'IM Joachim Birger Nilsen (29 anni) si è dimesso dalla carica di presidente della Federazione di Scacchi Norvegese, il giorno dopo aver confessato di aver imbrogliato su Chess.com durante un match della stagione 2016-2017 della PRO Chess League. Nilsen allora era parte della squadra Norway Gnomes così come il GM Magnus Carlsen.

Nilsen ha ammesso di aver imbrogliato dopo che tre diverse fonti hanno riferito alla NRK, principale agenzia giornalistica e radio pubblica norvegese, che aveva fatto cheating con i Norway Gnomes. Venerdì ha raccontato alla NRK che in uno dei match della fase preliminare a gruppi, in tre della quattro partite rapid, stava ricevendo assistenza da una seconda persona presente con lui nella stanza dove stava giocando.

"Questo è vietato, bisogna giocare da soli, senza aiuti", ha detto Nilsen. "Non era consentito, e voglio essere molto chiaro su questo punto. Il fatto che sia avvenuto molti anni fa non c'entra nulla: non va fatto, mai".

Secondo Nilsen, si sospettava che fosse avvenuto qualcosa di irregolare, ma gli è stato comunque permesso continuare il torneo. La cosa è stata confermata da un componente della Squadra Fair Play di Chess.com, che ha detto: "Eravamo molto in allarme per la sua situazione, ma non avevamo proprio le prove necessarie per agire".

Chess.com al tempo però mandò un'email al capitano della squadra, il GM Jon Ludvig Hammer, esprimendo queste preoccupazioni; quando Hammer confrontò Nilsen sulla questione, questi negò tutto. 

TRADUZIONE: Hammer dice di aver cercato un confronto con l'IM Joachim Nilsen, attuale presidente della Federazione Scacchistica Norvegese, a proposito delle accuse di cheating dopo aver ricevuto un'email di Chess.com che comunicava la sua "segnalazione" e il fatto che era stato "messo sotto osservazione". Negò tutto. — Tarjei J. Svensen

L'IM Danny Rensch, Chief Chess Officer di Chess.com, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Sappiamo che molti si stanno chiedendo il motivo per cui non gli abbiamo chiuso l'account o non l'abbiamo escluso dal gioco sulla base di quelle quattro partite, per un totale di 119 "tratti" (plies) complessivi. Considerate questo:

Immaginate che il suo livello di gioco possa essere raggiunto da un giocatore della sua forza solo in una partita su 1000. Sembra incredibilmente improbabile.

Ora considerate che ogni mese ci sono migliaia di giocatori titolati che giocano su Chess.com. Se chiudessimo gli account sulla base di probabilità come quella di 1/1000 di esserci sbagliati (un falso positivo), potrebbe significare chiudere ingiustamente diversi account di giocatori titolati al mese. Quindi, avremmo dovuto forse chiudere l'account di Nilsen anche se variare i nostri standard avrebbe potuto portare alla chiusura ingiusta di qualche account?

Credevamo, al tempo, che stesse probabilmente barando? Sì, avevamo grossi sospetti, e come confermato dal tweet di Tarjei Svensen a proposito del commento di Hammer, abbiamo contattato la squadra norvegese, come è protocollo nella PRO Chess League nel caso in cui un qualsiasi giocatore venga "segnalato" come sospetto.

Detto ciò, non l'abbiamo chiuso perché siamo convinti che i falsi positivi siano inaccettabili e ingiusti. I nostri standard ci hanno forse talvolta resi troppo tolleranti e dunque lenti ad agire? Sì. Ma la possibilità di sbagliare implica rischi troppo alti. Agiamo solamente quando abbiamo il massimo grado di sicurezza. Speriamo capiate.

Condividiamo tutto questo per essere più trasparenti sui nostri processi; continueremo a farlo ulteriormente in futuro.

Per trasparenza Chess.com ha condiviso degli screenshot di comunicazioni interne sulla questione, che si sono svolte il 25 aprile 2017:

Chess.com internal communication Nilsen case (01) Chess.com internal communication Nilsen case (02) Chess.com internal communication Nilsen case (03)


L'IM Greg Shahade, uno dei principali organizzatori della PRO Chess League, ha commentato la storia del cheating di Nilsen: "Non credo che sia giusto ricoprirlo di tanta attenzione negativa. Non aveva necessità di offrire volontariamente queste informazioni, è roba di anni fa, e altre decine e decine di forti giocatori hanno imbrogliato".

Shahade ha aggiunto: "Il cheating è una minaccia seria per gli scacchi, specialmente online, ma credo che Chess.com stia facendo tutto il possibile per combattere questo problema. Spero che con il tempo i giocatori esitino ad imbrogliare online almeno quanto nei tornei a tavolino".

Nilsen, che è stato eletto presidente della Federazione Scacchistica Norvegese questa estate, ha dato le dimissioni dal suo incarico venerdì mattina. "L'unica cosa giusta ora è che io rinunci alla carica di presidente, sia per la federazione scacchistica che per l'ambiente nel suo complesso", ha detto Nilsen in una dichiarazione. Non ha ancora risposto alla richiesta di commentare.

La notizia, che al momento domina i giornali sportivi in Norvegia, butta altra benzina sul fuoco della diatriba Carlsen-Niemann sul cheating. Nei commenti delle ultime settimane diversi grandi maestri hanno ammesso che il cheating è assai più diffuso di quanto il mondo degli scacchi ne sembri essere consapevole. La scorsa settimana, Motherboard di Vice ha pubblicato delle email tra Chess.com e il GM Maxim Dlugy, in cui il grande maestro americano nato in Russia, già allenatore di Niemann, ammette di aver imbrogliato sul sito.

Il più importante giornale norvegese, VG, ha inviato un reporter a Mayrhofen, in Austria, dove si sta giocando l'European Chess Club Cup, per ottenere un commento sulla questione da parte di Carlsen. Alla domanda su come si senta per essersi ritirato dalla Sinquefield Cup un mese fa, considerando tutto ciò che sta succedendo al momento nel mondo degli scacchi, Carlsen ha offerto una risposta brevissima: "Mantengo la mia posizione".

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Peter Doggers

Peter Doggers joined a chess club a month before turning 15 and still plays for it. He used to be an active tournament player and holds two IM norms. Peter has a Master of Arts degree in Dutch Language & Literature. He briefly worked at New in Chess, then as a Dutch teacher and then in a project for improving safety and security in Amsterdam schools. Between 2007 and 2013 Peter was running ChessVibes, a major source for chess news and videos acquired by Chess.com in October 2013. As our Director News & Events, Peter writes many of our news reports. In the summer of 2022, The Guardian’s Leonard Barden described him as “widely regarded as the world’s best chess journalist.”

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