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Scacchisti Ucraini in Tempo di Guerra

Scacchisti Ucraini in Tempo di Guerra

PeterDoggers
| 0 | Giocatori di scacchi

Giovedì 24 febbraio 2022 il diciannovenne GM Kirill Shevchenko e la sua famiglia si sono svegliati con il rumore di numerose e non lontane esplosioni. Hanno raccolto i loro documenti e si sono rifugiati nel seminterrato, dove sono rimasti tutto il giorno tentando di rimanere aggiornati sugli eventi. Il giorno successivo, frammenti di un razzo hanno colpito la casa di un vicino a 500 metri di distanza, giusto di fronte alla scuola del fratellino undicenne di Kirill. La famiglia si è dovuta di nuovo rifugiare nel seminterrato e ha poi deciso di lasciare Kyiv (Kiev); "è stata una decisione davvero difficile", ha detto Shevchenko.

Quel giovedì mattina di ormai due settimane fa ha cambiato la vita di tutti gli Ucraini: ha segnato l'inizio di una vera e propria invasione da parte dell'Esercito russo e del bombardamento simultaneo di diverse città. Mentre la guerra imperversa e le varie negoziazioni tra ufficiali ucraini e russi conduce a risultati quasi inesistenti, Chess.com è riuscita a contattare diversi scacchisti ucraini chiedendo loro come i terribili avvenimenti nel loro paese stiano influenzando le loro vite e famiglie. 

Coloro che desiderano supportare direttamente l'Ucraina possono considerare una donazione alle organizzazioni che già in passato si sono dimostrate affidabili ed efficaci in tempi di crisi; tra queste:


Kyiv (Kiev)

"Il nostro viaggio normalmente sarebbe durato 4 ore, ma stavolta abbiamo impiegato 10 ore", ha raccontato Shevchenko, la cui famiglia il 25 febbraio si è trasferita nella città ucraina centro-occidentale di Vinnytsia, circa 260 km da Kyiv. La strada era piena di ingorghi dovuti alla fuga della gente verso la più sicura area occidentale del paese, o persino all'estero. 

La famiglia Shevchenko è ora a casa dei genitori del padre di Kirill. "Quando abbiamo lasciato Kyiv abbiamo visto molti aerei da guerra e ne ho visto uno colpire un obiettivo", ha detto Shevchenko; "Anche a Vinnytsia ho visto aerei, ma sembrano essere dei nostri."

Shevchenko vede quanto gli stati vicini stiano aiutando il suo offrendo armamenti e supporto umanitario e volontari, ma, come il presidente del suo paese, il giovane GM ucraino non capisce come mai i paesi NATO non impongano una no-fly-zone sui cieli ucraini.

"Dobbiamo chiudere lo spazio aereo: ora hanno bombardato un ospedale pediatrico a Mariupol. Dicono di colpire solo basi militari, ma mentono: è un genocidio."

Shevchenko capisce che l'Occidente teme una guerra nucleare, ma contesta questo ragionamento: "Penso che non converrebbe a Putin, perché allora anche la Russia smetterebbe di esistere come tale."

Nell'Ottobre 2021 Shevchenko si è fatto valere vincendo il torneo blitz di Lindores Abbey, a Riga. Online, è stato uno dei primi a chiedere aiuto alla comunità scacchistica, e con successo: con la collaborazione di Chess.com, il GM Hikaru Nakamura ha sostenuto una raccolta fondi di 12 ore, ottenendo più di 130.000 dollari di donazioni.

TRADUZIONE: 131.304 dollari!!! Sono molto fiero dei nostri grandi amici degli USA. Un inchino e tantissima gratitudine al GM Hikaru Nakamura che ha reso possibile questo streaming. Molte grazie a Chess.com e Daniel Rensch per le enormi donazioni! Grazie al GM Rosen, a Ben Finegold, Anna Rudolf, Maria Emelianova e Nemo Qiyu Zhou per aver partecipato! - Kirill Shevchenko

I nonni di Shevchenko dal lato di sua madre sono ancora a Kyiv. L'altro giorno Kirill ha parlato con suo nonno, che gli ha raccontato dei bombardamenti nelle vicinanze. "Se il razzo colpisce il suolo, allora senti le vibrazione nelle orecchie; altrimenti, significa che la difesa aerea lo ha colpito prima e senti invece una grande esplosione."

Di Kyiv è anche il 45enne Oleksandr Matlak, Direttore Esecutivo della Kyiv Chess Federation. Come molti uomini del suo paese, ha dovuto salutare la sua famiglia più stretta: sua moglie, i due figli si 6 e 11 anni e la suocera si sono spostati ad ovest.

Con alcune eccezioni, tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni hanno il divieto di lasciare il paese; ma Matlak dice che non avrebbe comunque voluto farlo.

"Rimarrò a Kyiv: chi difenderebbe la nostra città altrimenti? Mi hanno detto che per ora rimango in riserva e che, se sarà necessario, mi recluteranno e parteciperò."

Oleksandr Matlak photo cat Ukraine
Una foto offerta da Oleksandr Matlak.

Matlak è solo, a casa; chiedendogli se fosse relativamente al sicuro, ci ha risposto che "la domanda è sbagliata. Il termine corretto andrebbe scelto tra "estremamente pericoloso", "molto pericoloso" e "pericoloso". Abbiamo sentito esplosioni e sparatorie in giro per la città; è diventato quasi normale negli ultimi giorni, ma chissà quale sarà la situazione un domani."

Oltre a lavorare per la federazione scacchistica locale, Matlak è attivo nella community ucraina di Chess.com ed è stato uno degli organizzatori del torneo blitz dello scorso sabato in memoria di Alexey Druzhinets, un istruttore di scacchi per bambini ed arbitro che è morto il 2 marzo nel bel mezzo della violenza della guerra.

Ma Matlak passa la gran parte delle giornate in attività di coordinazione della difesa del territorio del suo paese, collaborando con i volontari per far arrivare cibo e vestiti alle persone che ne hanno bisogno. Dice che altri giocatori di scacchi stanno lavorando con lui, e tra questi i fratelli Igor and Alexander Kovalenko.

"Alexander va in giro in bicicletta per portare cibo e medicine", ha detto Matlak.

TRADUZIONE: Il GM Igor Kovalenko (FIDE 2674) è volontario attivo a Kyiv e sta aiutando i nostri fratelli armati. Se volete sostenerlo, visitate pure la mia pagina FB e donate agli estremi bancari indicati - Pavel Eljanov

Kharkiv

Il 38enne GM Pavel Eljanov, due volte oro olimpico, è di Kharkiv, la seconda città del paese, situata nel nord-est e pesantemente bombardata negli ultimi giorni. Gli edifici in giro per la città sono stati colpiti e a volte distrutti. 

"Ogni giorno Kharkiv viene bombardata e non è ancora finita", ha detto Eljanov. "Ho sentito che circa metà della popolazione [che ammonta a circa 1 milione e mezzo] ha abbandonato la città, che è stata colpita molto profondamente."

Eljanov ha lasciato Kharkiv il 25 Febbraio, un giorno dopo l'inizio dell'invasione. Ha dovuto sconvolgere i suoi piani, dato che sarebbe invece dovuto volare negli Emirati Arabi il 24 Febbraio per lavorare come allenatore; purtroppo, i voli erano ormai annullati.

"Abbiamo sentito l'inizio dei bombardamenti il 24, attorno alle 5 del mattino, e abbiamo subito capito che si trattava di una vera e propria invasione."

TRADUZIONE: il GM Yuri Timoshenko ha imbracciato un'arma ed è andato a difendere la nostra capitale, Nel frattempo, la mia città nativa Kharkiv, nello specifico il distretto in cui alloggiavo, Alekseevka, è stata bombardata questo pomeriggio, con dozzine di caduti tra i civili. Non dimenticheremo e non perdoneremo! - Pavel Eljanov

Eljanov ha deciso di trasferirsi da sua madre, ma la sua ex-moglie e sua figlia erano rimaste a Kharkiv in attesa di sviluppi. Alcuni giorni dopo, sono scappate anche loro ad ovest perché la situazione si era fatta troppo pericolosa.

"Per fortuna, la mia casa è ancora in piedi", ha detto Eljanov. "La casa di mia madre invece è stata danneggiata, ma non completamente distrutta: è relativamente sicura, si sono rotte delle finestre." 

Eljanov, che durante la prima settimana ha dormito solo due ore a notte e a malapena è riuscito a mangiare, dice che ora sta "recuperando le energie" e tenta di aiutare la gente con denaro o con i suoi contatti. 

TRADUZIONE: Il MI Odnorozhenko Evgenyi di Kharkiv si è armato e sta difendendo la nostra eroica città dai criminali di guerra russi. Potete seguire le attività della sua squadra di combattenti qui: https://t.co/W3GyQTkBr7, dove troverete anche dettagli su come supportarli con donazioni bancarie. - Pavel Eljanov

Il 41enne GM Alexander Moiseenko si trova ora in Poltava, regione dell'Ucraina centrale, ma era rimasto per 10 giorni a Kharkiv prima di sportarsi in un luogo più sicuro con sua sorella: voleva portare via anche suo padre 81enne, che però non era d'accordo con lui.

"Non è stato facile andarcene, ma la guerra si stava avvicinando sempre di più. All'inizio è stato distrutto un edificio ad un chilometro di distanza, poi un mercato a 700 metri; 3 chilometri più il là, tutto era già distrutto."

Nei primi 10 giorni dell'invasione russa, Moiseenko e suo padre passavano la maggior parte del tempo nell'appartamento, perché la più vicina entrata della metropolitana era a tre chilometri di distanza. "Ogni notte sentivamo varie esplosioni; all'inizio non riesci a realizzare cosa sta accadendo, hai paura e basta."

Moiseenko, che ha vinto il Campionato Europeo di Scacchi nel 2013, dice che un sacco di case e di edifici nel suo vicinato sono stati danneggiati e che un sacco di persone sono morte. Quando una centrale elettrica nei paraggi è stata attaccata, ha lasciato tutta la zona senza elettricità, luce e internet.

"Il terzo giorno sono uscito perché dovevo comprare del cibo. Ho visto che un grande negozio era aperto e la fila era di circa 700 persone. Mi sono diretto altrove, ma ci sono stati degli attacchi nel frattempo... finalmente, ho trovato qualcosa in un negozio più piccolo."

Moiseenko loda i molti lavoratori indefessi che trovano il modo di tenere assieme e operativo il paese. "Questi "eroi senza mantello" sono i cittadini che tengono aperti i supermercati, che fanno andare i treni, che tengono attivo il corpo della polizia; la gente che viene in macchina dall'Ovest portando cibo, medicine e vestiti; le persone che si offrono volontarie per far detonare le bombe."

Come Shevchenko, Moiseenko dice che è importante avere una no-fly-zone sull'Ucraina: "Alla NATO sono dei conigli, si limitano a sacrificarci. Chi è rimasto nelle città? Le persone più eroiche, le più povere e le più vecchie, che potrebbero morire in qualsiasi momento. La gente aiuta, ma i governi ci offrono solo parole vuote. 

Alexander Moiseenko chess
Alexander Moiseenko. Foto: Peter Doggers/Chess.com.

Odessa

Natalia Zhukova, GM 42enne già due volte Campionessa Europea e oro olimpico, non ha giocato molto a scacchi negli ultimi anni, dedicandosi piuttosto alla politica locale. Come rappresentante del consiglio municipale di Odessa lavora tutto il giorno e dopo il coprifuoco serale delle 8, da casa, aiuta i suoi concittadini in ogni modo possibile. Era troppo impegnata per programmare un'intervista, ma ha gentilmente risposto ad alcune domande per iscritto. 

"Il primo giorno di guerra è stato uno shock, mi sembrava una cosa impossibile in un mondo civilizzato", ha detto. "Il secondo giorno, ho iniziato a rendermi utile."

Con alcuni amici, Zhukova è partita concentrandosi sul centro trasfusionale sanguigno locale: hanno iniziato ad accompagnare in macchina i dottori, avanti e indietro, poiché il trasporto pubblico e i taxi erano già compromessi nei primi giorni di guerra. Hanno anche iniziato a rifornire i soldati di guardia al centro trasfusionale con qualsiasi cosa fosse necessaria.

Poi è stato avviato un centro cittadino di coordinamento dei volontari, che raccoglie tutte le richieste dell'armata Ucraina e delle forze di difesa territoriale. È lì che lavora Zhukova adesso. 

"Ogni giorno, 24/7, sono reperibile; coordino volontari, imprenditori e leader cittadini; rifletto e decido su come aiutare le persone, su come reperire medicine, vestiti, giacigli e altre cose. Scrivo questo messaggio dopo due settimane di guerra, mentre la nostra città, un milione di cittadini, si coordina alla perfezione, soprattutto grazie alla squadra di lavoro del sindaco."

Natalia Zhukova chess
Natalia Zhukova. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

I genitori e il fratello di Zhukova sono a Kakhovka, una città a circa 250 km di distanza occupata dalle truppe russe già al secondo giorno di guerra.

"Io sono ad Odessa e ci rimarrò fino al mio ultimo giorno. Sono sicura che possiamo difendere la città, vedo dall'interno quanto stiamo facendo perché ciò si avveri."

Zhukova dice di essere grata a tutti per il supporto mostrato all'Ucraina. "Combattiamo, ma non solo per la nostra terra. Combattiamo per la nostra libertà! Non abbiamo paura, perché sappiamo di essere dalla parte della ragione: resistiamo per difendere i valori globali di vita e libertà. Mentre qualcuno al di fuori dell'Ucraina pensa ai cambiamenti del mercato globale o alla possibilità di giocare tornei di scacchi, qui pensiamo alla sopravvivenza!"

Come Zhukova, il  GM 51-enne Mikhail Golubev si è recentemente occupato meno di scacchi e più del settore civile di Odessa. Conosciuto come autore di diversi libri pubblicati agli inizio degli anni 2000, ad un certo punto si è fatto politicamente attivo e dal 2013 è entrato a far parte del movimento Euromaidan [ndr: una serie di manifestazioni pro-europeiste]. Dopo un lieve infarto nel 2019, che lo ha lasciato con qualche difficoltà di deambulazione, ora lavora principalmente online come istruttore di scacchi.

"Putin ha iniziato a preoccuparmi ben prima che alla gran parte delle persone", dice Golubev. "Uno dei primi segni è stato per me nel 2001, quando ha preso il controllo del canale NTV" [ndr: un'emittente televisiva russa che nel 2001 è stata acquisita dalla Gazprom-Media].

Quindi per lui non è stato del tutto una sorpresa quello che è successo due settimane fa: "Non posso dire di essere sconvolto, diciamo almeno che ero preparato. Speravo almeno che Putin non fosse un pazzo, ma le cose si sono rivelate ben peggiori di quanto la gente si aspettasse, persino secondo coloro a cui non è mai piaciuto". 

Dall'inizio della guerra di due settimane fa, Golubev è rimasto a supporto del centro volontari GO Kalyna, per dare una mano alla difesa territoriale e ai militari.

"Veniamo supportati dal governo e dai comuni, ma molto dipende dai volontari. Sto sfruttando i miei contatti per procurare dei fondi, non solo finalizzati all'acquisto di armi, ma anche di tutto ciò che è necessario ai militari per la difesa. Sto coprendo il ruolo che mi sembra sia più efficace per me."

Odessa non ha ancora subito molti attacchi diretti, ma ci sono state le sirene di allarme per gli attacchi aerei. Golubev impiega termini scacchistici per descrivere la situazione: "Sono possibili diverse varianti, e non si può calcolarle tutte perché la posizione è complicata. Non si è mai sicuri di cosa il nemico abbia in testa: bisogna essere preparati a situazioni diverse."

TRADUZIONE: Amici, sto collaborando con la squadra del centro volontari GO Kalyna (Odessa, Bazarna 25) per aiutare la Difesa Territoriale e le Forze Armate dell'Ucraina a Odessa. Se siete disposti ad aiutare, vi prego di scrivermi in privato. - Michail Golubev

Lviv (Leopoli)

Una delle più grandi comunità di scacchi ucraine si trova a Lviv, la più grande città dell'Ovest del paese., a circa 70 chilometri dal confine polacco. È un luogo relativamente sicuro in cui stare, ma non si sa per quanto. 

"Ieri per la prima volta non si è attivata una sirena per i raid aerei", ha detto Andrei Volokitin, GM 35enne di Lviv. La moglie e la figlia di 3 anni sono scappate in Polonia. Significa che al momento Volokitin ha delle stanze libere che ha offerto a compatrioti fuggiti dalle regioni Est del paese. Per esempio, ha ospitato per qualche giorno Vitaly Zatonskih, padre della MI Anna Zatonskih, e una donna con due figlie fuggita da Kiev, anche loro della comunità scacchistica, alloggiano ora da lui. 

"Non sono stato nell'esercito e non sono capace di combattere, quindi posso aiutare solo in altri modi", ha detto Volokitin.

Andrei Volokitin chess
Andrei Volokitin. Foto: Peter Doggers/Chess.com.

Tre volte Campione Ucraino, il 24 Febbraio Volokitin ha scoperto in un altro modo l'inizio dell'invasione: mi sono svegliato alle 6 o 7 del mattino e sono andato in macchina a fare gasolio. C'erano moltissime macchine, ma niente gasolio". 

Dopo alcuni giorni di "shock e panico", hanno deciso che moglie e figlia sarebbero partite, ma il padre 61enne di Volokitin è rimasto, così come il marito di sua sorella, che fa il programmatore.

"È riuscito a bloccare dei siti web russi!" Volokitin ha sorriso. 

Come lui, il GM 35enne Yuriy Kryvoruchko ospita amici scacchisti nella sua casa a Lviv per tenerli al riparo. Anche Eljanov, menzionato prima, è stato da lui per un po': alcuni ospiti sono temporanei e sono diretti in Polonia, dove già si trovano anche la moglie e i figli di Kryvoruchko, una bimba di 5 e un bambino di due anni.

"I primi giorni sono stati davvero deprimenti: non sentivamo alcun supporto da parte dei paesi europei", ha detto Kryvoruchko, che è stato campione dell'Ucraina nel 2013. "Ci sono voluti alcuni giorni prima che arrivassero le sanzioni. La Germania ha impiegato 2-3 giorni per mandarci 5000 elmetti: ora capiamo di non essere soli". 

Yuriy Kryvoruchko
Yuriy Kryvoruchko. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

Myroslava Hrabinska, WGM di 37 anni, è una delle giocatrici che ha dovuto lasciare suo marito indietro in Ucraina. È ora in Germania con sua sorella, vicino a Francoforte. 

"I nostri corpi sono in salvo, ma le nostre anime sono addolorate", ha detto.

Duo marito è un Maestro Internazionale di 48 anni, Vladimir Grabinsky [ndr: la translitterazione dei nomi slavi da parte della Fide non è sempre coerente e consistente], un istruttore molto conosciuto in Ucraina e co-autore del molto apprezzato libro Perfect Your Chess, che ha scritto con uno dei suoi studenti, Volokitin. 

"Siamo rimasti a Lviv per quattro giorni, ma la sirena antiaerea continuava a suonare", ha raccontato Hrabrinska. "Ci nascondevamo in bagno, perché non c'erano sotterranei nei paraggi. Abbiamo dovuto dormire vestiti per essere sempre pronti a metterci in salvo". 

Grabinsky Hrabinska family chess
La famiglia Grabinsky l'estate scorsa.

La famiglia ha deciso che Hrabrinska sarebbe partita per la Germania con la figlia 15enne e il figlio di 5 anni. Ci sono voluti loro due giorni e mezzo per raggiungere la Polonia, dove hanno ricevuto "grande aiuto", secondo Hrabrinska. "Basta mostrare il passaporto ucraino e ti lasciano salire a bordo dei treni gratuitamente". 

La famiglia è stata accolta dal marito di sua sorella, che li ha portati a Francoforte, da dove stanno seguendo i notiziari e parlano con Grabinsky ogni giorno.

"Il suo umore ha alti e bassi, principalmente bassi. Ma continua a fare lezioni di scacchi online. Il fatto è che nessun bambino può andare a scuola e anche loro sono già di morale: segue due gruppi di 15 bambini ciascuno. Non è un militare, sta facendo tutto il possibile per ora".

Il Futuro

Cosa succederà tra giorni, settimane, mesi?

"Sembra che non ci sia una fine", ha detto Hrabrinska. "Apparentemente vogliono uccidere chiunque: continuano a prendere di mira obiettivi civili, a bombardare case, scuole e ospedali. Non riesco ad immaginare un compromesso senza aiuti dall'estero. Il pacifismo contro Putin non porterà a progressi: se l'Ovest si mantiene pacifico, nasceranno solo ulteriori problemi".

"Putin ha fatto probabilmente un errore colossale", ha detto Kryvoruchko. "Molto probabilmente si aspettava di raggiungere Kyiv in pochi giorni e non credeva che avrebbe ricevuto tutte quelle sanzioni. Il prezzo che ha dovuto pagare è stato ben più grande".

Anche se potessero fare ulteriori progressi, Kryvoruchko pensa che sia problematico per i Russi occupare il suo paese: "Occupare le grandi città è impossibile. Prima della guerra, la popolazione era di circa 4 milioni, mentre ora è di due; ma riuscite ad immaginare un milione di persone, anche se civili, che vi odiano, che odiano le forze russe?"

"Non so cosa succederà", ha detto Golubev. "Pare che riusciremo a sopravvivere alla prima serie di attacchi; Putin rischia grosso". 

Shevchenko è uno dei pochi ad avere le idee abbastanza chiare: "Per me, la situazione è più o meno chiara", ha detto; "La Russia può continuare ad attaccare, e allora, forse a metà o alla fine di Aprile, crollerà sia economicamente che politicamente. Ma potrebbe anche accadere che il governo russo, non vedendo veri progressi, scenda finalmente a patti con il nostro Primo Ministro".

"Credo ovviamente che le truppe russe tenteranno di attaccare Kyiv, e che falliranno", ha detto Matlak. "Ma sfortunatamente potrebbero danneggiare molto la nostra città e le nostre vite. E ricordate, noi non stiamo lottando solo per la nostra libertà, ma anche per un'Europa pacifica."

'Dvorkovich dovrebbe dimettersi'

Quasi tutti gli scacchisti ucraini contattati da Chess.com sono d'accordo su una cosa: Arkady Dvorkovich, ex politico di punta del governo russo, dovrebbe dimettersi dalla carica di Presidente FIDE.

Arkady Dvorkovich chess
Arkady Dvorkovich. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

"Credo che Dvorkovich avrebbe dovuto dare dimissioni immediate", ha detto Volokitin. "Dovrebbero esserci nuove elezioni: con lui, la FIDE è in bancarotta morale. Per 27 anni abbiamo avuto un presidente russo: è tempo di cambiare".

"Dvorkovich semplicemente non può più mantenersi neutrale", ha detto Kryvoruchko. "Nonostante tutte le cose buone che ha fatto per il mondo degli scacchi in generale, è impossibile che mantenga la sua posizione di presidente in queste circostanze".

"Non posso giudicarlo da un punto di vista tecnico, ma dal punto di vista morale Dvorkovich dovrebbe dimettersi", ha detto anche Golubev.

Eljanov è l'unico giocatore ucraino con cui abbiamo parlato che non è pienamente convinto che Dvorkovich debba dimettersi. "Non ho un'opinione chiara su di lui, dovremmo aspettare una sua dichiarazione. se vorrà distanziarsi completamente dalla Russia allora non vedo il motivo di sostituirlo. Penso che dipenda da lui e dall'Assemblea Generale FIDE". 

Esclusione di giocatori russi/bielorussi?

La gran parte dei giocatori ucraini è anche a favore dell'esclusione dei giocatori della Russia e della Bielorussia, cioè di non permettere loro nemmeno di giocare tornei individuali sotto bandiera FIDE, come invece hanno deciso FIDE e ECU.

"Dobbiamo pretendere un'esclusione totale dei giocatori Russi e Bielorussi", dice Matlak. "Il tricolore russo equivale ora a dichiarare di supportare Putin. Ho saputo della lettera con la quale 44 giocatori si dichiarano contrari alla guerra, ma in Russia di scacchisti titolati ce ne sono circa duemila. 44 è un numero risibile". 

"Sono in buoni rapporti con molti giocatori russi", ha detto Kryvoruchko. "Ho visto la lettera con i 44 firmatari, e ho visto il discorso del GM Alexander Grischuk. Ma d'altra parte, se guadagnano soldi giocando allora pagano anche le tasse e così finanziano anche la guerra".

"Gli uomini ucraini non possono abbandonare il loro paese, quindi non hanno la possibilità di partecipare a competizioni a causa della guerra con la Russia. Quindi, perché ai Russi dovrebbe essere permesso giocare?", chiede Moiseenko. "Ho amici russi, ma nemmeno loro dovrebbero poter giocare tornei durante questa guerra, dovrebbe esserci una regola chiara. Per esempio, ora non potremo partecipare al Campionato Europeo; perché loro dovrebbero? Vietiamoglielo finché il loro paese ci sta attaccando". 

Eljanov pensa che i giocatori russi a favore della guerra dovrebbero essere fortemente penalizzati, ma non è convinto dell'esclusione indiscriminata di tutti. "Le squadre russe e bielorusse dovrebbero venire sospese per un po', ma non sono sicuro dei giocatori singoli. Non so quale sia la soluzione migliore. Nella Bundesliga tedesca, i giocatori russi possono giocare solo se dichiarano pubblicamente di essere contrari alla guerra".

Come aiutare?

Oltre alle varie opzioni disponibili per donare già fornite sopra, come potete aiutare l'Ucraina? Secondo i Grandi Maestri con cui abbiamo parlato, non basta mostrare una bandiera ucraina sui profili Facebook o Twitter, o semplicemente scrivere che siete contrari alla guerra. 

"Tutti dovrebbero unirsi a noi per aiutare il nostro paese e la nostra gente a fermare questo orrore. Altrimenti, che Iddio ci perdoni, se la Russia sconfigge l'Ucraina l'Europa verrà subito dopo", dice Shevchenko. "Molte persone dicono 'no alla guerra', ma, come ho detto nella diretta di Nakamura, questa dichiarazione sarebbe stata chiara nel 1941; ma se ora appartieni alla Russia o ad un altro paese straniero, non è chiaro da che parte stai". 

"Un grande ringraziamento a tutti coloro che supportano e aiutano il popolo ucraino a difendere la nostra patria dall'aggressione dei Russi", ha detto Matlak. "Potete provare con aiuti economici, umanitari, o ai nostri rifugiati: ogni dollaro è importante". 

Moiseenko dice: "Il mondo intero dovrebbe mettersi al lavoro per fermare la guerra in una settimana. Tutto il resto non è importante. Le parti dovrebbero giungere ad un accordo, troppe persone stanno morendo. Non protestate dicendo solo "no alla guerra", ma pretendete dai vostri governi di aiutare, di chiudere il nostro spazio aereo, di mettere pressione non solo economica". 

Chess.com è rimasto in contatto anche con altri giocatori. Le GM Anna e Mariya Muzychuk hanno abbandonato il paese e sono al sicuro. Anna ha scritto: "Ci stiamo spostando per l'Europa. Ma i nostri genitori e nonni, e gran parte dei nostri parenti, rimangono in Ucraina. È molto triste e doloroso vedere ed essere testimoni di quel che sta accadendo". 

Il GM Vasil Ivanchuk, ex Campione del Mondo rapid e blitz, e più in generale lo scacchista ucraino di maggior successo di sempre, è anche lui al sicuro. Per il momento, ha deciso di non commentare. 

Aggiornamento all'11 Marzo 2022: Ivanchuk è uno tra le dozzine di giocatori ucraini di vertice ad aver firmato una lettera che richiede l'esclusione totale di tutti i giocatori russi e bielorussi, ma anche di allenatori, arbitri e funzionari da eventi ECU; si richiede anche la convocazione dell'Assemblea Generale FIDE per ottenere le dimissioni immediate di Dvorkovich.


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PeterDoggers
Peter Doggers

Peter Doggers joined a chess club a month before turning 15 and still plays for it. He used to be an active tournament player and holds two IM norms.

Peter has a Master of Arts degree in Dutch Language & Literature. He briefly worked at New in Chess, then as a Dutch teacher and then in a project for improving safety and security in Amsterdam schools.

Between 2007 and 2013 Peter was running ChessVibes, a major source for chess news and videos acquired by Chess.com in October 2013.

As our Director News & Events, Peter writes many of our news reports. In the summer of 2022, The Guardian’s Leonard Barden described him as “widely regarded as the world’s best chess journalist.”

In October, Peter's first book The Chess Revolution will be published!


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